Apllicare la Legge Bacchelli per Beppe Costa

Buongiorno a tutti, vi informiamo con questo articolo che da qualche tempo abbiamo lanciato una petizione a sostegno della richiesta di Beppe Costa di ottenere l’applicazione della Legge Bacchelli. Vi chiediamo per tanto di aiutarci in tutti i modi possibili, firmando la petizione (trovate il link qui sotto) e diffondendola il più possibile ai vostri contatti. All’interno della pagina della petizione troverete tutte le informazioni, le adesioni e già alcune testimonianze. grazie.

 

https://www.change.org/p/sergio-mattarella-una-pensione-dignitosa-per-beppe-costa

Pubblicità

NON PUGNALATE LA POESIA

Nel mese di marzo torniamo con un nuovo imperdibile ciclo di eventi targato “Movimento dal sottosuolo”…

a Castiglione delle Stiviere (MN), presso il Camelliae Tea Room…

a breve nuove informazioni relative ai singoli eventi, intanto vi lasciamo la locandina generale…

 

Locandina

 

 

UNA POETA DALLA MIA LIBRERIA – #1

Poco più di due anni fa ho avuto l’immenso piacere di ospitare Sarah Menefee, persona infinitamente umana. L’abbiamo portata al Caffé Letterario Primo Piano di Brescia in occasione del suo tour italiano di presentazione del libro “Stella umana” edito in italia da Multimedia Edizioni (Casa della poesia di Salerno). Abbiamo passato alcuni giorni indimenticabili, non poteva essere altrimenti con una persona del suo carisma. La prima cosa che subito mi colpisce è la sua disponibilità nei confronti degli ultimi della società. In quei giorni ci siamo mossi tra la provincia di Mantova e quella di Brescia e io, come altri del nostro gruppo, abbiamo subito notato il suo interesse per i senza tetto. Si fermava spesso a parlare con loro, lasciandogli anche una moneta di un euro. Dopo la prima giornata insieme troviamo il coraggio di chiedergli di questa cosa e lei ci risponde con totale naturalezza “ogni giorno conservo dieci dollari/euro di quello che ho e lo dono a chi ne ha bisogno”. Ma chi conosce la storia di Sarah sa che questa è appunto la sua quotidianità, sa che lei è anche stata in carcere negli USA per aver aiutato i senza tetti, per aver violato quell’infame legge che vietava di dare loro da mangiare, sa che con loro ha anche vissuto, ed è certamente questo il motivo per cui le sue brevi poesie dedicate ai senza tetto riescono a trasmettere totalmente tutti gli aspetti di quel vivere ai bordi. Ed ecco che allora torno ad evidenziare un punto per me vitale dell’essere poeta, cioè l’essere immersi in ciò che si scrive anche nella vita reale, avere il coraggio di combattere per determinate cause non solo con la propria parola ma anche con tutte le proprie forze, con il corpo, nella quotidianità. A me risulta dunque ovvio che chi non ha mai vissuto con o come una senza tetto non può assolutamente toccare il vertice con i propri versi, ci si può forse avvicinare, ma sarà sempre evidente una lacuna. Nella prefazione del libro “Stella umana” Raffaella Marzano parla così: “Negli Stati Uniti,in un esercito di poeti – tra cui rappaers hip-hop e specialisti in rime – ce ne sono alcuni preziosi, quelli socialmente e politicamente impegnati, quei poeti che hanno individuato nei più emarginati, nei senzatetto, nei dilaniati da povertà e guerra e nella gente accartocciata e gettata in strada la bellezza e il potenziale rivoluzionario facendone il cuore della loro poesia”. Non posso non essere d’accordo. Come ha detto Ferlinghetti qualche settimane fa a Brescia, questo, quello di provare tenerezza nei confronti di un altro essere umano, è l’unico gesto rivoluzionario possibile rimastci da insegnare alle nuove generazioni. Se i poeti questo non lo capiscono, penso io, vuol dire che la nostra direzione è errata. Va quindi elevato e appreso l’insegnamento di questa grande poetessa che è Sarah. Apprendere questo gesto vuol dire poi applicarlo noi stessi nella nostra quotidianità e credo che in questa società ce ne sia davvero bisogno. Chi ancora si definisce o accetta di essere etichettato come poeta civile per il solo fatto di aver scritto alcune poesie o addirittura un intero libro con tematiche sociali, ma poi non fa nulla di davvero socialmente utile per gli emarginati della società, limitandosi magari a parlare agli studenti di cose magari che nemmeno ha visto e vissuto in prima persona oppure buttandosi in politica o in qualche collaborazione politica forse non ha ben capito il senso di ciò che sta facendo. Non voglio usare mezzi termini, dico infatti che purtroppo il nostro stivale è pieno di queste “figure poetiche”. Da quando conosco Sarah Menefee io impallidisco pensando a questi poeti, se penso che lei da anni è impegnata nella street-graffiti, se penso che figura tra i fondatori di Occupy, o che fa parte della Lega dei Rivoluzionari per una Nuova America. No! No! Proprio non posso fare un paragone. Credo invece che molti di noi abbiano il dovere di conoscere lei e la sua poesia, altrimenti che si cambi mestiere. Detto ciò voglio tornare al libro che ho qui in parte a me, quella “Stella umana” di cui accennavo qualche riga sopra. La stella umana altri non è che un richiamo a quella foto che tutti penso abbiate visto, quell’uomo iracheno con un cappuccio nero sul capo, in piedi su una piccola base rialzata, braccia aperte e cavi elettrici attaccati alle dita delle mani. Di questo libro voglio lasciare una piccola traccia in questo spazio virtuale, proprio la poesia che dona il titolo al volume:

 

STELLA UMANA

Siamo tutti sottomessi al loro ottimo lavoro:
il povero che tormenta il povero.

è una vecchia scena comune nel basso ventre
del potere: è questo che facciamo
con tutti i sottomessi umiliati
e morti

l’innocenza imbavagliata nel cappuccio del linciatore

stava distesa accanto ad un cadavere con dita lunghe
e una bocca spalancata: morte sadica

uno scherzo
fumava una sigaretta

capppucci? tortura? che cosa ridicola! disse
beffardo Rumsfeld
prima che vedessimo
quello che un giovane corraggioso soldato
aveva fatto scivolare sotto una porta

il cappuccio nero del boia calato sul dolce sole

sulla testa del befardo Rumsfeld
c’è l’uomo vestito come una stella nera
con mantello e cappuccio:
i suoi piedi contratti sotto

una piramide di corpi
stella umana legata lì
dai fili elettrici

se cadi atraverso questa notte
porterai giù
l’intera putrida prigione
seppellirai i divoratori nella terra sofferente
nei buchi che fanno scoppiare nel suo petto

stella umana dolente!

vergogna? è una vergogna il nudo brutale potere
come se questi bellissimi cazzi e schiene potessero essere una vergogna
per qualcuno se non per l’osceno

in cui gli impotenti con le lingue insanguinate
umiliano loro stessi
nel nome del padrone

è così che si è sempre fatto

e qui e là ci sono figli smembrati di madri
lasciati poveri e senza gambe
a vivere una vita di dolore: qui e là
i poveri bambini mostrano
i loro monconi

di lungo incubo
di nuovo

(Sarah Menefee)

stella umana

by Andrea Garbin

Crowdfunding per il progetto POETRE

L’Associazione Culturale Movimento dal Sottosuolo, in collaborazione con l’Associazione Culturale Pellicano e con Gilgamesh Edizioni lancia una campagna a sostegno del progetto POETRE, curato dalla poetessa e traduttrice Valbona Jakova.

crowdfunding

La finalità dell’aiuto richiesto è nella realizzazione di due libri tradotti in lingua albanese dalla poetessa e traduttrice Valbona Jakova:
POETRE I : Una vibrazione ondeggiante delle ali. (testi di Andrea Garbin, Rosana Crispim Da Costa, Viorel Boldis)
POETRE II : L’onda dentro che sospinge. (testi di Valeria Raimondi, Beppe Costa, Jack Hirschman).
Lo scopo di questa collana è quello di creare possibilità di incontro e gemellaggio tra poeti di differenti nazionalità e culture, di creare collaborazioni tra i poeti e i traduttori e di far conoscere nei differenti paesi la parola poetica di autori che ancora non sono tradotti, andando quindi anche a coprire lacune e mancanze editoriali.

fronte poetre II

Su invito di alcune istituzioni in territorio albanese, dal 23 al 29 aprile, alcuni autori del Movimento dal Sottosuolo, ed altri, si recheranno in Albania per portare avanti il progetto POETRE. Questo dei gemellaggi culturali, artistici e poetici, nasce nel 2010 con la collana POETHREE, inizialmente edita da Thauma Edizioni ed ora da GILGAMESH EDIZIONI, e che ha visto in passato un gemellaggio con l’Irlanda, un libro con la Polonia e lo scambio culturale con la serbia nel festival SCONFINATEMENTI di Brescia e presso il circolo culturale universitario di Kragujevac.

Il progetto di crowdfunding è stato lanciato per coprire, almeno in parte, le spese di viaggio degli autori coinvolti e quelle di realizzazione dei due libri tradotti da Valbona Jakova:
POETRE – una vibrazione ondeggiante delle ali. (testi di Andrea Garbin, Rosana Crispim Da Costa, Viorel Boldis)
POETRE II – l’onda dentro che sospinge. (testi di Valeria Raimondi, Beppe Costa, Jack Hirschman).

Se pensate che il nostro progetto sia valido e vi sentite di poter contribuire potete trovare tutte le informazioni al seguente link
https://www.produzionidalbasso.com/project/poetre-2-londa-dentro-che-sospinge/

http://www.movimentodalsottosuolo.com/

Basir Ahang, Sogni di tregua (presentazioni e letture di Febbraio)

L’Associazione Culturale Movimento dal Sottosuolo e Gilgamesh Edizioni sono lieti di informarvi dell’approssimarsi di quattro nuovi straordinari incontri con BASIR AHANG.

Scafati (SA)
sabato 20 ore 10
Liceo Scientifico Caccioppoli
Via Domenico Vellica, 56
incontro con gli studenti
a cura di Marcella Testa e Andrea Garbin

Castellammare di Stabia (NA)
sabato 20 ore 18
Circolo Nautico Stabia
via Giuseppe Bonito 2
organizzato dall’Associazione Achille Basile
a cura di Carmen Matarazzo
Sarà presente il poeta Andrea Garbin
direttore della collana “Le zanzare”

Lavinio – Anzio (RM)
Domenica 21 ore 17
Simposio di Lavinio
via delle Orchidee 61\a

Roma
Martedì 23 ore 19
Pellicanolibri
con Stefania Battistella e Beppe Costa
via Gattico

locandina-basir-leggera

BASIR AHANG è un poeta, giornalista e attivista per i diritti umani nato a Ghazni, in Afghanistan, nel 1984. Laureato all’Università di Kabul in “Storia e Letteratura persiana” con una tesi sulla poesia contemporanea dell’Afghanistan, ha iniziato la sua carriera scrivendo per diversi giornali locali, fondando e lavorando come produttore radiofonico per “Radio Malistan” e per molti altri mezzi di comunicazione locali a Kabul.

Nel 2006 mentre si trovava in Afghanistan iniziò a collaborare con un giornalista del quotidiano “La Repubblica”. In quel periodo, il giornalista e fotografo, Gabriele Torsello, venne rapito dai Talebani nella provincia di Helmand. Basir Ahang è stato direttamente coinvolto nella liberazione del giornalista, ottenendo rapporti confidenziali da parte delle autorità dei talebani che detenevano Torsello. Egli ha avuto così modo di conoscere i nomi dei rapitori. Dopo il rilascio di Torsello, è stato oggetto di minacce e intimidazioni da parte dei talebani e per questo costretto a fuggire dall’Afghanistan.

Nel 2008 Basir ha ottenuto lo status di rifugiato politico in Italia dove tuttora studia e lavora. In Italia ha lavorato anche come interprete e mediatore culturale. Nel 2009 e nel 2010 ha svolto il primo di due viaggi in Grecia, con l’obiettivo di documentare la tragica situazione dei rifugiati. Il resoconto di questi viaggi è stato raccontato nel suo documentario “La Voce di Patrasso” e nella pubblicazione di molti articoli su siti online tra i quali Kabulpress.org, sito del quale è responsabile per la parte relativa ai diritti umani.

Da anni si è occupato di diversi progetti rivolti a richiamare l’attenzione sulla situazione del suo popolo e soprattutto degli hazara, il terzo maggiore gruppo etnico in Afghanistan, a questo fine ha fondato assieme al giornalista Kamran Mir Hazar il sito www.hazarapeople.com.Quest’etnia è infatti da tempo immemorabile oggetto di discriminazioni e tentativi di pulizia etnica in Afghanistan e Pakistan. Basir Ahang ha anche collaborato con UHNCR (Agenzia della Nazioni Unite per i rifugiati). Tra i siti che hanno pubblicato i suoi articoli vanno annoverati Kabulpress, “BBC” Persian, Deutsche Welle, Al Jazeera, Radio Zamaneh e Frontiere News. In qualità di giornalista e attivista per i diritti umani Basir è stato inoltre candidato al premio “Images and Voices of Hope’s 2014” negli Stati Uniti.

Basir Ahang si occupa anche di poesia e di cinema. In veste di attore ha recitato nel cortometraggio del regista Hazara Amin Wahidi “L’ospite” vincitore del premio Città di Venezia 2014, evento collaterale della Mostra Internazionale d’Arte cinematrografica. In veste di giornalista ha invece preso parte al documentario dei registi Razi e Soheila Mohebi “Afghanistan 2014”.
Sue poesie sono state tradotte in italiano, in inglese e spagnolo. Nel 2014 ha partecipato al Festival Internazionale “Ottobre in Poesia” di Sassari, ottenendo il premio speciale della critica per una poesia in concorso. Basir è stato inoltre invitato a partecipare al festival internazionale di poesia di Medellin in Colombia che si terrà nel luglio del 2015.

http://www.gilgameshedizioni.com/home-gilgamesh-publishing/le-zanzare-poesia-dal-sottosuolo/

info@movimentodalsottosuolo.com

 

PRESTARSI AL MONDO CONVE(R/S)SI

Dopo il successo di ottobre e novembre 2015 proseguono gli incontri di poesia dal sottosuolo, iniziamo l’anno nuovo con una terza incredibile serata:


Sabato 16 gennaio 2016 alle ore 21
presso il Cafè Galeter di Borgosotto, in Montichiari (BS), in via G.Guerzoni 92h

PRESTARSI AL MONDO CONVE(R/S)SI
un nuovo spettacolo di musica e poesia

con letture di Max Gonzales, Giovanni Mauro,
Valbona Jakova e Antonino Caponnetto

accompagnamenti musicali di Massimo Moruzzi

PRESTARSI AL MONDO CONVE(RS)SI - 16 DICEMBRE 2016


MAX GONZALES è un elemento alquanto insolito all’interno del Movimento dal sottosuolo. Scrive racconti senza raccontare. Pubblica poesia ma non scrive poesie. Fa teatro ma ad ogni sua rappresentazione utilizza facce ed espressioni altrui nonostante sia un convinto sostenitore del teatro povero, in Barba a Grotowsky. Quando parla in realtà non dice, semplicemente ascolta la voce che mantiene viva in lui la fiamma della passione. Ama vivere tra le pieghe dei versi; odia profondamente chi scrive endecasillabi contanto le sillabe. Nonostante tutto ciò è forse l’elemento più serio di tutto il gruppo.

GIOVANNI MAURO nasce a Quistello un afoso giovedì di agosto del 1958. Alle elementari lo ricordano come un bambino grasso, solitario, secchione. Le bambine lo prendevano in giro. Era anche molto miope, comprensibilmente. Nonostante gli esordi è riuscito ad accoppiarsi e oggi la famiglia sopporta provvisoriamente il suo ego. Ha amato i Beatles, detesta i Rolling Stones. I suoi eroi sono Rackham, Borges e Kubrick. Il suo libro preferito è “Un canto di natale”. Medico, musicista, falconiere, non necessariamente in questo ordine, è autore di più di sessanta pubblicazioni sul dolore facciale, ma di nascosto dai colleghi d’università scrive racconti e favole. Non ditelo.
Ha pubblicato sull’antologia “Per natale non esco” (Transeuropa) e il libro di racconti “Il dono” (Di Pellegrini).

VALBONA JAKOVA, poetessa e traduttrice albanese, nipote del grande drammaturgo Kole Jakova, giunge in Italia nel 1991. Vive a Ghedi, in provincia di Brescia. Nel 1995 Pubblica la sua prima raccolta di poesie in albanese Enigmat e Pasmesnatës (Enigmi di dopomezzanotte) . Nel 1998 pubblica Kujt i takon kjo buzëqeshie e brishtë? (A chi tocca quest’esile sorriso?), presentato nell’antico palazzo della Lega Degli Scrittori a Tirana. Nel 1999 Escono le due traduzioni di Ungaretti: Raccolta di 37 poesie (ed. Mondadori); e di Neruda: Venti poesie d’amore e una canzone disperata (edizioni Accademia). Nel 2000 Presenta a Tirana la traduzione del libro di Padre Livio Fanzaga Perché credo a Medjugorje? (Sugarco Edizioni, best-seller dell’anno 98). Nel 2001 collabora come coautrice per il testo bilingue Ti racconto il mio paese, edito dall’editrice Vannini. Nel 2003 è vincitrice del primo premio per la sezione poesia al concorso “Immicreando 2003”organnizzato dalla Fondazione ISMU e dall’Arcidiocesi di Milano e premiato dal Cardinale Tettamanzi. Ad agosto presenta la seconda opera tradotta di Padre Livio Fanzaga Il Falsario (ed. Sugargo Edizioni, 1999). Nel 2006 cura il testo bilingue di fiabe albanesi Donne, cacciatrici e perfidi imbroglioni, della Sinnos Editrice con la redazione della scheda linguistica presente all’interno del libro. Nel 2007 pubblica in lingua albanese la raccolta di fiabe per ragazzi Gershetet e Eres (Weso Editrice, Tirana). Nel 2008 vince il primo premio al concorso nazionale di Poesie immigrate con la poesia “Lui tornerà”. Nell’anno sucessivo riceve anche un riconoscimento dall’Associazione Vatra Arbereshe per il contributo dato alla letteratura albanese in Italia. Nel 2011 al Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa AlberoAndronico è seconda classificata, sezione autori di madre lingua non italiana per i libri pubblicati (2005-2010) con il libro di poesie che si intitola La tempesta delle ore. Nel 2012 riceve il Diploma, per il racconto Le montagne di Kuçit, al concorso AlberoAndronico. Lavora come Mediatrice-Operatrice linguistica culturale.

ANTONINO CAPONNETTO è nato a Catania, dove ha vissuto, salvo una breve pausa romana, fino al 1980. Dal 1981 vive a Mantova. Per l’Editore Campanotto ha pubblicato i due libri di poesie Forme del mutamento (1998) e La colpa del re (2002). Per le Edizioni Kolibris ha pubblicato la raccolta di versi Miti per l’uomo solo (2009). Suoi testi poetici sono stati radiotrasmessi e altri sono apparsi su rivista. Presso le Edizioni del Trito&Ritrito sono inoltre apparse (in limitato numero di copie destinate agli amici), quattro plaquettes: A che serve? (2001), Le chiare strade (2002), Contromovenze (2003) e Petits cahiers pour la douleur du pauvre (2005). Per la rivista “Zeta News”, dal 2002 al 2006, ha curato insieme a G. Sammito l’inserto “Atti Barbari”. Sia con altri che in proprio ha inoltre promosso e curato iniziative sulla poesia e, in particolare, sulla scrittura poetica. È presente in rete dal marzo 2012 con il blog Caponnetto-Poesiaperta: http://caponnetto-poesiaperta.blogspot.it/.

MASSIMO MORUZZI vive a Brescia. Tra le sue passioni la fotografia, la poesia e la musica. E’ stato chitarrista nel Grande Coro Insieme, in Corrente di Ali e in altri gruppi dedicati alla musica d’autore.

in arrivo le OFFERTE DI CARTA, di ALEJANDRO MURGUIA

Secondo una tradizione messicana è consuetudine prendere un foglietto di carta e scrivere un desiderio; affinché questo desiderio si possa realizzare il foglietto va poi letto e dato alle fiamme lasciando che si disperda nell’aria. Si presenta così Alejandro Murguia, sesto Poet Laureat di San Francisco, con la sua prima raccolta di poesie in Italia, intitolata appunto OFFERTE DI CARTA, edita nella collana LE ZANZARE da Giglamesh Edizioni. Il libro uscirà in Italia nel mese di maggio, anno corrente, in 79 copie (il 19 luglio 1979 iniziò, in Nicaragua, il periodo sandinista) numerate e autografate, stampato su carta avorio. Interamente tradotto da Alessandra Bava, ha in copertina un ritratto dell’autore fatto dalla poetessa anglo-svedese Agneta Falk. Ad arricchire ulteriormente il libretto, all’interno, un ritratto di Murguia realizzato dal poeta statunitense Neeli Cherkovski. Le poesie selezionate esplicitano tutta la poetica di Murguia: i forti richiami a Lorca, Neruda, al mondo sudamericano, si incastrano con quelli della società statunitense, col fare poetico che ancora oggi anima San Francisco. A seguire vi anticipo una breve poesia che Alejandro ha dedicato a Csaba Polony (1944-2014), co-fondatore e direttore dell’importante rivista letteraria Left Curve, che ho avuto il piacere di conoscere a Sarajevo.

OCCUPALA

a Csaba Polony


Occupare significa
uno spazio
che ti appartiene
come questa poesia
allora dalle fuoco —
gettala intrisa
di spirito caustico
alle mummie corrotte
che soffocano parole
con la lingua dei profitti,
dei rendimenti medi, degli indici,
dei fondi speculativi

scaglia questa poesia come una lancia
nell’occhio ciclopico dell’avidità
frantumala e lanciala con la fionda
per distruggere Wall Street
usala come un riparo quando piove
fanne una zattera per soccorrere il tuo amore
dalla tempesta
leggila in un parco con una voce
forte come quella di 990,000

questa poesia è densa di significati
può essere qualsiasi cosa
anche un aeroplano di carta
che ti porta in esilio
allora procedi — fallo e basta
occupa questa poesia

Copertina Offerte di carta

Alejandro “El Gato” Murguía, è il sesto Poeta Laureato di San Francisco (primo latinoamericano a ricoprire questa carica) città dove vive e dove da quarant’anni anima e mantiene viva l’arte, lo spirito della rivoluzione e la bellezza della cultura latina. Poeta, narratore, attivista, trova ispirazione nella storia dimenticata della comunità indigena Chicana della California. La sua opera The Medicine of Memory mette in luce il Mission District negli anni Settanta, durante il Nicaraguan Solidarity Movement. Ha pubblicato due raccolte di racconti, entrambe vincitrici dell’American Book Award: Fronte del Sud che narra del periodo trascorso come volontario in Nicaragua durante la rivolta sandinista, e Questa guerra chiamata amore pubblicata dalla City Lights di Lawrence Ferlinghetti. Rimasto orfano all’età di due anni ha vissuto l’infanzia tra il Messico e la California. Questo suo continuo spostarsi da una parte all’altra del confine gli ha procurato un lieve difetto di pronuncia e gli ha impedito di assimilare appieno l’una o l’altra cultura. “La mia salvezza sono stati i libri” dice Alejandro. Si racconta che nel periodo scolastico, incoraggiato alla lettura e alla scrittura da un’insegnante, arrivasse in classe sempre in ritardo dopo aver trascorso tutta la notte a leggere. Tra i suoi libri di poesia, Stray Poems. È fondatore del Mission Cultural Center e della Roque Dalton Cultural Brigade. Insegna Letteratura Latinoamericana presso la San Francisco State University.

EMERGERE: VOCI DAL SOTTOSUOLO

L’anno nuovo è iniziato da ormai quasi un mese e del Movimento dal Sottosuolo s’è persa traccia al Caffé Galeter, da almeno due mesi. Ma non disperate, perché il 2015 sarà un anno ricco di grandi novità. L’Associazione Culturale Movimento dal Sottosuolo ha per questo deciso di organizzare una serata di poesia, nello stile dei rodati Incontri Internazionali di Poesia dal Sottosuolo, durante la quale potrete ascoltare i poeti leggere i propri versi o quelli di altri poeti, durante la quale potrete conoscerli e, se siete davvero curiosi e appassionati di poesia, venire a conoscenza dei nuovi progetti che hanno lo scopo di diffondere e far conoscere la poesia contemporanea internazionale.

Vi invitiamo dunque al Caffè Galeter,
il 7 febbraio alle ore 21:00.

EMERGERE: voci dal sottosuolo
-letture estemporanee di poesia-

Potete leggere gli autori presenti nella locandina sottostante, ma attenzione: le sorprese non mancano mai al Galeter, potrebbero dunque aggiungersi nuovi poeti!!!

EMERGERE _ voci dal sottosuolo

DadaTennis Poetico

APNEA, di Igor Costanzo

Sabato 13 dicembre 2014, alle ore 21:00, presso il Caffè Letterario Primo Piano, in via Cesare Beccaria 10, a BRESCIA, l’Associazione Culturale Movimento dal sottosuolo invita il pubblico alla presentazione del libro di poesie APNEA di Igor Costanzo, edito da Seam Edizioni.

La presentazione si svolgerà dalle 21:00 nella saletta multimediale del locale. Sarà presente l’autore. Condurrà l’incontro il poeta mantovano Andrea Garbin. Musiche di Carmelo Buccafusca.

locandina sottosuolo piccola

Igor Costanzo si laurea a Verona in Lettere Moderne e Filologia Moderna. Attualmente insegna a Brescia Nel 1998 scrive per Rai 3 la pièce teatrale Le ferite aperte dalla monotonia. Dal 1999 collabora con i Timoria, rimanendo in contatto con i componenti Enrico Ghedi e Omar Pedrini; quest’ultimo inserisce la sua poesia “Italia” nell’album intitolato Che ci vado a fare a Londra? È stato assistente di Francesco Conz, ma la sua attività di promozione culturale prosegue fondando l’editrice Volo Press pubblicando e traducendo alcuni volumi di Paul Polansky ed Enrico Ghedi prima, dirigendo poi con Beppe Costa e Stefania Battistella la collana “Inediti rari e diversi” della Seam Edizioni. Igor Costanzo dedica tutta la sua vita alla poesia, incontrando poeti quali, fra gli altri, Jack Hirschman, Hermann Nitsch, Lawrence Ferlinghetti, Alda Merini; come presidente della commissione cultura del comune di Moniga Del Garda, organizza numerosi incontri poetici e culturali portando in italia diverse personalità importanti, appartenenti al mondo della letteratura.

Nel 2013 è promotore del premio alla carriera conferito a Fernando Arrabal, e nel 2014 a Jack Hirschman. Le sue poesie sono tradotte in varie lingue, tra cui inglese, sloveno, francese, cinese. Nota conclusiva Nel corso della serata, oltre ad acquistare il libro di Igor Costanzo, sarà possibile sostenere le attività dell’associazione acquistando una copia del libro Manifest’Azioni dal Sottosulo, oppure iscrivendosi all’associazione come socio sostenitore avendo così diritto a ricevere una copia del libro. Sarà inoltre possibile registrarsi alla newsletter del movimento.